Le nostre attività principali sono:
Asinitas nasce dalla convinzione che nelle nostre società, oggi più che mai, ci sia bisogno di creare contesti condivisi con persone provenienti da altri paesi e culture. La lingua italiana è per noi, prima di tutto, il veicolo per la costruzione di uno spazio di reciproco riconoscimento tra diversi, oltre che lo strumento attraverso il quale le storie di chi viene da altrove possano raccontarsi.
A partire da questa idea, fin dal 2005 portiamo avanti l’insegnamento della lingua italiana, attraverso una proposta metodologica di ricerca-azione improntata ai principi della pedagogia attiva e cooperativa, con un approccio che pone al centro il desiderio espressivo della persona, l’unicità del corpo e della storia di ciascuno, e un’idea di sviluppo delle competenze individuali che non sia mai scisso dalla crescita del collettivo e delle relazioni interpersonali.
Il nostro modo di pensare l’educazione si è ispirata e rivisita la lezione di maestri della tradizione pedagogica quali Montessori, Freinet, Freire fra molti altri, continua a nutrirsi nel confronto con le esperienze pedagogiche contemporanee più sperimentali e innovative.
Attraverso questo lavoro Asinitas cerca inoltre di testimoniare, documentare e promuovere la riflessione pubblica sui temi della migrazione, sulla condizione delle persone rifugiate, esiliate o semplicemente messe ai margini, formalmente o sostanzialmente, nella nostra società solo in quanto stranieri.
ELSE srl (Edizioni libri serigrafici e altro) Laboratorio artigianale di stampa serigrafica
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• ASNADA Scuola sperimentale di italiano L2 rivolta a richiedenti asilo, rifugiati e migranti a Milano
AMM Archivio delle Memorie Migranti
“O santa asinità, santa ignoranza, santa stoltezza”
scriveva Giordano Bruno nella sua lode all’asino e così ancora,
“Mentre ovunque spreggiano, burlano e vilipendeno qualche cosa, non gli odi dir altro che: costui è un asino, quest’azione è asinesca, questa è una asinitade. E invece è che gli asini son quelli per gli quali la divina benedizione e grazia piove sopra gli uomini, di maniera che guai a color che vegnon privi del suo asino. Maladetto il regno, sfortunata la republica, desolata la cità, desolata la casa, onde è bandito, distolto ed allontanato l’asino! Guai al senso, conscienza ed anima dove non è participazion d’asinità! Perché qua avete non solamente la bestia trionfante viva; ma, ed oltre, gli trenta sigilli aperti, la beatitudine perfetta, le ombre chiarite e l’arca governata; dove l’asino (che non invidia alla vita delle ruote del tempo, all’ampiezza de l’universo, alla felicità de l’intelligenze, alla luce del sole, al baldachino di Giove) è moderatore, dechiaratore, consolatore, aperitore e presidente. Non è, non è asino da stalla o da armento, ma di que’ che possono comparir per tutto, andar per tutto, entrar per tutto, seder per tutto, comunicar, capir, consegliar, definir e far tutto. Voglio che comprendiate e sappiate … che la somma cognizione è certa stima che non si può saper nulla e non si sa nulla, e per consequenza di conoscersi di non posser esser altro che asino e non esser altro che asino.”
Tratto da: Cabala del cavallo Pegaseo con l’aggiunta dell’Asino Cillenico, Giordano Bruno Parigi, Anno 158