Ph. Andrea Chiodi
A 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, nel 2017 Asinitas e Postop, sotto la direzione di Alessio Bergamo, hanno lavorato ad una nuova scrittura scenica dell’opera Mistero Buffo di V. Majakovskij, rendendola viva attraverso il confronto e la condivisione di desideri e oppressioni in un percorso laboratoriale che ha visto impegnati 25 studentesse e studenti della scuola di italiano per rifugiati e richedenti asilo, 14 allievi di un corso di teatro comunitario e 10 educatori e volontari italiani.
Sul palco 45 persone hanno narrato la storia di un mondo fallato, in cui il polo si scioglie e un nuovo diluvio sommerge le terre. Un gruppo di “impuri” (lavoratori, diseredati, emarginati) costruisce un’arca e intraprende una traversata delle acque alla ricerca della terra promessa, insieme ad un gruppo di “puri” (cioè di potenti: rappresentanti di multinazionali, politici che difendono i loro interessi, burocrati, pseudo – intellettuali). I meccanismi di sfruttamento non cessano neanche in quelle condizioni estreme. Ma questo viaggio sarà per gli impuri un viaggio iniziatico. Il viaggio della loro liberazione, un viaggio che alterna alla disperazione l’ironia di chi ormai non ha più nulla da perdere.
Majakovskij scrisse quest’opera per celebrare il primo anniversario della rivoluzione d’ottobre, di cui nel 2017 è ricorso il centenario, ma è un’opera di stringente attualità. In questi anni in cui l’accoglienza, la convivenza inter-etnica e inter-culturale appaiono sempre di più come la sfida educativa prioritaria, il teatro ci ricorda che l’immedesimazione e l’empatia, sono un fatto di corpi, sudore, sguardo, respiro, co-respiro, incontro, adesione ad alcune idee o immaginazioni comuni.
Il laboratorio e lo spettacolo sono stati vincitori, in partenariato con PAV e l’associazione Seven Cults del Teatro di Tor Bella Monaca, dell’edizione 2017 del premio Migrarti e sono stati sostenuti dalla fondazione Alta Mane Italia.
Alessio Bergamo si forma negli anni ’90 lavorando come assistente di Anatolij Vasil’ev. Dal 1994 mette in scena spettacoli nei teatri di Mosca, Pietroburgo, Vologda, Odessa, Petrozavodsk e Tallinn e in teatri italiani. Dal 1997 insegna in diverse scuole italiane (Scuola Civica Paolo Grassi, Accademia Silvio D’Amico, Scuola Galante Garrone, Accademia Nico Pepe, Scuola Internazionale La Cometa, Accademia Eutheca). Ha pubblicato diversi saggi e una monografia dedicati al teatro russo e curato e introdotto il libro di A. Vasil’ev (A un unico lettore,Roma, Bulzoni, 2000) e quello di Marija Knebel’ (L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione, Ubulibri, Milano, 2007). Nel 2009 fonda la compagnia POSTOP.
Rassegna stampa
Elena Fratini, Mistero Buffo: il teatro comunitario come integrazione, PiùCulture, clicca qui
Antonella Salini, I rifugiati recitano Majakovskij: in scena per l’integrazione e l’assalto al cielo, Agenzia di stampa DIRE, clicca qui
Migrarti 2017: “Sommossa di un’umanità imprevista”, PAV, clicca qui
Il “Mistero Buffo” di Majakovskij a Roma, Radio Onda Rossa, dialogo con il regista Alessio Bergamo, per il podcast clicca qui
Alessio Bergamo, Un’esperienza di teatro comunitario coi migranti: il Mistero buffo di Majakovskij, Biblioteca Teatrale Rivista semestrale di studi e ricerche sullo spettacolo, n. 135 (gennaio-giugno 2021), Bulzoni Editore